Capitolo 11 – Morale e molare – (Il Bells)

Stiamo rientrando a casa, ma l’idea non ci entusiasma. Non sono neanche soddisfatto di questa prima ricognizione, sono troppo concentrato sulle varie paranoie per godere dei fantastici scorci Parigini.

Ci viene in mente di cercare un super mercato per vedere quali potrebbero essere i nostri futuri menu, senza dover dipendere dalla cucina degli orrori. Scendiamo, quindi, alla solita fermata e ci mettiamo alla ricerca. Dopo qualche minuto siamo già imbambolati tra le corsie di un Carrefour. La Francy procede spedita come suo solito, mentre io arranco nel buio. Sembro un esploratore, una sorta di archeologo perso fra i cunicoli di qualche misteriosa tomba. Decifro simboli e scopro indizi, alla ricerca del mio tesoro.

Sono di fronte al frigo dei latticini e sto cercando di capire, dai disegnini, quali prodotti siano nascosti dentro quei piccoli sarcofaghi di plastica. Un piccolo barattolino mi appare davanti, come per effetto vertigo di qualche ingegnoso regista. Sembra esserci solo lui sullo scaffale. Rimango lì a fissarlo per qualche istante, non ho dubbi su cosa ci sia all’interno.

-Francy, da questa parte!-

Esclamo eccitato come una sorta d’improbabile Indiana Jones. Lei non tarda ad arrivare.

-Guarda, Yogurt! Possiamo cenare con chili di Yogurt arricchiti di semi, cereali e frutta secca! Siamo salvi!-

Per fortuna anche lei accoglie l’idea di buon grado. C’è solo un piccolo dettaglio: una volta giunti al reparto becchime scopriamo il suo prezzo proibitivo. Per piantare qualcosa in Francia converrebbe sotterrare l’oro, penso. Oltre 5 euro per qualche seme riposto con cura dentro un sacchetto a dir poco sproporzionato, nemmeno si trattassero di fagioli magici.

Ma ormai la decisione è presa, questa sarà la nostra cena per i prossimi giorni, abbiamo anche acquistato un elegante servito, tutto di plastica. Il nostro motto salva igiene è: “usa e getta”.

Entrambi non vediamo l’ora di assaporare tali leccornie fino ad esplodere di sazietà. Quasi ci dispiace di aver già cenato. Pazienza, la degustazione è fissata per l’indomani. Tra l’altro siamo anche a dir poco esausti, credo non avremo difficoltà per addormentarci.

Detto fatto. Benché gli odori, il materasso e le lenzuola abbiano fatto di tutto per tormentarci il sonno, in un battito di ciglia è già mattina. Inizia così il nostro primo vero giorno Parigino, con tanto di colazione. La Francy è super determinata a farmi scoprire i famigerati croissant e i golosi Pain au chocolat e non sembra accontentarsi della prima brasserie, neppure della seconda. Vuole solo il meglio. Io invece sono più in apprensione per il caffè.

Finalmente troviamo il posto che sembra ripagare le aspettative, con i tavolini rotondi, le sedie rivolte verso la piazza e le immancabili tende rosse. Ci sediamo non prima di aver chiesto il permesso (guai a non farlo) e, finalmente, dopo qualche minuto di attesa, arriva la tanto agognata colazione. Guardo il mio espresso color acqua torba e capisco immediatamente il perché dell’americano ordinato dalla mia astuta compagna.

Affondo finalmente i denti sul mio primo Pain au chocolat. Di fronte a noi una distinta parigina, abbigliata di tutto punto, scivola maldestramente su un marciapiede infangato per via di alcuni lavori in corso. Ne nasce un’accesa lite con il povero malcapitato operaio.

“Meglio del telegiornale!”

Farfuglio a bocca piena mentre mi preparo a masticare il mio succulento boccone. Ma una fitta a un dente mi riporta sulla terra. Forse è il Karma, forse è colpa del viaggio, fatto sta che un molare otturato inizia la sua lenta e inesorabile ascesa all’ascesso.

Per il momento cerco di non pensarci. Sono già le undici e abbiamo una lunghissima lista di cose da fare. Prima fra tutte, la ricerca della casa.

E voi? Mal di denti all’estero? Mai provato?

36 commenti Aggiungi il tuo

  1. annaecamilla ha detto:

    Dura è la vita all’estero dell’italiano😁😁😁 oh il caffè poi… Bisogna sempre ricordarsi che solo in Italia lo fanno bene, e oramai neanche è sicura questa cosa. Buona esplorazione!

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    1. Bells85 ha detto:

      Grazie! Si, non è stato facile…poi io sono un drogato di caffè 😂
      Tu dove hai avuto il piacere di ordinarne uno?

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      1. annaecamilla ha detto:

        Male malissimo all’estero potresti morire di astinenza😁ad Hull ho messo un post dove l’ho trovato l’unico da Alessandro un italiano. Mai accostarsi a Costa Nero caffè o strarbucks

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      2. Bells85 ha detto:

        È si, purtroppo il caffè è una questione molto delicata 😂
        Per non parlare di altro, comunque si parte anche per provare cose nuove no?

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  2. annaecamilla ha detto:

    Ma certo possibilmente senza farsi avvelenare😀

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    1. Bells85 ha detto:

      😂😂😂

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  3. maxilpoeta ha detto:

    una volta mi era capitato in ferie di avere mal di denti, avevo docuto cercare una farmacia locale e prendere degli antiinfiammatori, perché senza prescrizione medica certi farmaci non possono venderteli.
    Ora per fortuna sono diversi anni che sto bene.
    Seguite le mie ferie sul mio blog, saluti dalla Svizzera 😉

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    1. Bells85 ha detto:

      Capita sempre nel momento meno opportuno! 😑
      Bella la Svizzera, passo volentieri.
      ✌✌

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  4. Transit ha detto:

    Quando a maggio scorso sono stato a Lisbona e andavo al bar per un caffè per averne uno decente dicevo: Strong. Ovvero ristretto, è a volte, poche, era decisamente meglio. Dovrebbero fare dei corsi intensivi i baristi fuori l’Italia, ma anche qui da noi, spesso ti trovi a sorbire una ciofeca.

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    1. Bells85 ha detto:

      Il fatto è che fanno la macinatura grossa! Puoi chiederlo anche corto il caffè, ma se scende in 10 secondi sarà sempre una ciofeca.
      Poi se gli piace in quel modo non potremo mai farci nulla 😂

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      1. Transit ha detto:

        ‘O bbuono e ‘o malamente: a volte bisognerebbe provare ‘o bbuono, forse poi, cambierebbero idea. Quel tipo di caffé, che siamo dei cafettieri, qui dalle mie parti la chiamiamo ‘a sciacquatura d’e piatt’. Gli americani e i tedeschi con quel tipo di tazzoni anemici si fanno il bagno.

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      2. Bells85 ha detto:

        Io li ho visti bere il vero caffè! Ma la maggior parte di loro ne rimaneva disgustata 😓

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      3. Transit ha detto:

        Oh, allora lasciamoli al loro triste destino. Intanto apprendo che sei un esperto di caffè e anche un buon indagatore di abitudini caffeiniche.

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      4. Bells85 ha detto:

        Sisi! Drogato di caffè e super esperto 😎
        Ps comunque qualche francese l’ho convertito 😂😂

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  5. Iniziare la lettura del blog direttamente dal capitolo 11 è come sfogliare un libro in un negozio: titolo sconosciuto, dell’autore non hai mai sentito, ma se aprendo su una pagina qualsiasi ti immergi nella storia e ti piace lo comprerai sicuramente. Ho letto. Mi è piaciuto e non vedo l’ora di leggere tutto il resto. Seguo! E grazie del racconto 🙂
    Per quanto riguarda la domanda: con i denti sono stata fortunata, ma una volta ho dovuto stare due settimane senza gli occhiali, lasciati comodamente lasciati nel pullman. Per fortuna porto anche lenti a contatto…

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    1. Bells85 ha detto:

      Wow ci hai fatto davvero un gran complimento! Ti ringrazio per essere passata e spero che troverai altrettanto interessanti i capitoli successivi 😉

      Ps peccato non esistono i denti a contatto 😂 cmq riesco ad immaginarmi la tua frustrazione.
      Due settimane iniziano ad essere lunghette, quasi ti abitui a stare senza 😅

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      1. Ho ricominciato dal capitolo uno 🙂 siete molto bravi! Mi piace tanto il vostro humour e l’ottimismo.

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      2. Bells85 ha detto:

        Grazie ancora! Si, entrambe le cose non devono mai mancare!
        Anche se a volte si deve fare uno sforzo notevole per restare calmi ✌

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  6. Transit ha detto:

    A un certo punto ne ho dovuti prendere di meno perché la notte alle tre in punto mi svegliavo. Adesso ne consumo tra i tre e i quattro-cinque. Dalle mie parti, a Napoli, chiunque incontri ti offre il caffè e io stesso faccio altrettanto. Secondo me tu sei mezzo napoletano e un quarto barista o frequentatore di bar. Dovresti fare un post specifico sul caffé, così saggiamo la tua bravura, competenza e perizia professionale.

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    1. Bells85 ha detto:

      Chissà, forse un tempo lontano lo sono stato 🤔
      Piu o meno anche io 4 o 5 al giormo…ma a volte sforo 🤤
      Bravo mi hai dato una bella idea! Farò un pezzo sulla caffetteria e vediamo cosa ne viene fuori!

      Potrei intitolarlo “come capire se sarà un buon caffè”

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      1. Transit ha detto:

        Ottimo. Seguiremo i tuoi preziosi consigli.

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      2. Bells85 ha detto:

        Ci vorrà un pochina di pazienza temo…ma lo farò appena possibile ✌✌

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      3. Transit ha detto:

        Prendi tutto il tempo che ti occorre … intanto, pigliammoce ‘na tazzulella ‘e café.

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      4. Bells85 ha detto:

        Appena preso 😂😂🔝✌

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      5. Transit ha detto:

        Adesso esco e vado a prenderlo al bar. Accussì me sceto (mi sveglio):il caldo butta giù. Signor esperto, E’ vero, Signor esperto, che il caffé tira su? Questa è già una domanda da indagine.

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      6. Bells85 ha detto:

        Faremo anche l’indagine allora!! Io nel dubbio ne prendo un’altro 😲

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      7. Transit ha detto:

        Così va la vita di caffé in caffé nei suoi meandri, nei cunicoli, nei labirinti, nel lavoro e nelle storie d’amore. E nelle emozioni. E quando abbiamo lo sguardo annebbiato, prediamoci una caffé.

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      8. Bells85 ha detto:


        Aggiungerei anche: “nel suo aroma”
        Bellissime parole!

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  7. auacollage ha detto:

    ma che bella coppia!:-)
    la malcapitata del capitombolo sarà stata un ‘acida signota del XVI: Ahahaha:-)

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    1. Bells85 ha detto:

      😂😂😂 non accettava di essere ruzzolata in terra, con la conseguenti figuraccia (per lei ovviamente, a me sarebbe importato il giusto)!
      Grazie mille, ci proviamo 😉

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  8. Francesco Cacciola ha detto:

    Vi seguo da poco ma con piacevole interesse…è bellissimo tutto…è bella questa passione che unisce e questo essere una cosa sola… Bravissimi e poi ogni capitolo -ogni passaggio è interessantissimo….so che non c’entra niente ma morivo dalla voglia di scriverlo…

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    1. Bells85 ha detto:

      Grazie per il bellissimo pensiero!
      C’enra eccome invece. Sono questo tipo di stimoli che ci incoraggiano a continuare per la nostra strada che, al di là del blog, si preannuncia tortuosa e sempre in salita!
      Grazie ancora
      Ps manca poco per il nuovo capitolo della francy ✌✌

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  9. STEFAN RIZNIC ha detto:

    No, niente ascesso all’estero. Ma vanto una bella distorsione al ginocchio con interessamento dei legamenti in Uk. Vale lo stesso?

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    1. Bells85 ha detto:

      Azz direi di si! Promosso a pieni voti!!!
      Scherzi a parte, spero vada bene adesso il ginocchio…
      💪💪

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      1. STEFAN RIZNIC ha detto:

        Be’, sono passati 30 anni…

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      2. Bells85 ha detto:

        ✌✌
        Grazie per essere passato 😉

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